
Remedy
Il rimedio di Porta Venezia per la Milano che vuole ancora bere bene Iniziamo con un po’ di numeri: 18.000 bottiglie di vino e Champagne, di cui 6.000 etichettediverse, più di 2.000 tra distillati e spirits, tutti degustabili esclusivamente in purezza. InPorta Venezia è, finalmente, arrivato Remedy, la novità chic ed esclusiva per chi ha fattodel bere bene, con classe e consapevolezza, uno stile di vita. Remedy non è solo unlocale, è un rimedio. Questo è l’indirizzo ideale per fuggire da impegni e problemiquotidiani, dove si possono degustare vini e spirits ricercati e di altissimo livello.Un’esperienza immersiva in sapori, tradizioni e racconti delle terre d’origine di prodottipregiati di massima qualità. Scegliete con cura, degustate ed assaporate con lentezza inun ambiente di design che prende chiara ispirazione dai miglior cocktail bar londinesi. Lavera ed indiscussa rockstar di Remedy è la carta dei vini, ma i calici, una volta riempiti,necessitano di un’offerta food in grado di esaltarli creando il pairing perfetto. Taglieri disalumi e formaggi artigianali, crudi di mare, tartare, carpacci prelibati ed ostrichefreschissime: l’attenzione alla qualità e alla freschezza di ogni piatto è tangibile e visibile,grazie a una zona dedicata al loro affinamento che ne garantisce l’eccellenza. Più chegradita, sempre per veri intenditori, la proposta bar: gin senza tonic, vodka senza lemon ewhisky senza soda, per valorizzare appieno il sapore di ogni spirit. Sorseggiare un vinod’annata o un whisky puro e autentico in una sigar room sarebbe la conclusione perfetta diuna serata già da ricordare? Remedy dispone di sala riservata per terminare la vostraesperienza fumando un sigaro o anche una pipa mentre finite il vostro drink. Se statepensando che questo possa essere il locale giusto per una serata speciale, Remedydispone di un’area privata accessibile sia dalla cantina che da un ingresso riservato, inpieno stile speakeasy. Qui potranno essere accolte fino ad otto persone per vivere unintimo momento di piacevole relax brindando con i vini e liquori migliori.

Pineider 1774
Tra le tante eccellenze che la Toscana ha saputo forgiare, brilla Pineider, alta pelletteriafiorentina dal 1774 Storia, artigianalità, massima qualità: in poche parole Made in Italy, in pochissime parole,due per la precisione, Pineider 1774. Correva l’anno 1774 e, a Firenze, FrancescoPineider creava le prime lettere stampate personalizzate in Italia, attingendo dallatradizione britannica e tedesca. Il resto, sono prodotti in pelle di alta manifattura fiorentinarealizzati per reali, capi di stato e d’industria, personalità storiche ed intellettuali comeNapoleone, Lord Byron e Stendhal, passando per nomi noti più contemporanei comePavarotti, Nureyev e Giorgio Armani. Oggi Pineider conta 5 raffinati ed eleganti flagshipstores a Firenze, Roma, Londra, New York e Milano. Proprio qui, in Via Manzoni 12,Pineider ha realizzato, con il contributo dello studio Paolo Badesco & Partners, il suodivulgatore di esperienze e di idee di 300 metri quadri, dove acquistare borse, borsoni,articoli di piccola pelletteria, prodotti per la casa o l’ufficio, ma anche cartoleria di lussoche, su richiesta, può essere personalizzata. Legno, teche, pavimenti a scacchi edilluminazione strategicamente dosata: il tocco british che connota il negozio si vede,mentre la bellezza della pelletteria di lusso, lavorata a mano dagli artigiani fiorentini, siguarda, tocca e respira. Abbiamo definito questo spazio retail un divulgatore di esperienzee, in effetti, al suo interno si possono vivere esperienze artigianali come l’incisoria dellacarta e della pelle, seguire corsi di calligrafia, scegliere il proprio inchiostro o realizzare,insieme ai maestri artigiani Pineider, un prodotto personalizzato al 100%. Per un effettovintage e ricco di suggestione, tutto questo avviene in un’area dedicata chiamata “Il clubdegli scrittori” che affaccia sulla corte del Museo Poldi Pezzoli.

Davide Longoni
Quando il pane è alla base della buona cucina e del saper vivere italiani Ci sono le pop star, le rock star, le star del cinema, gli archistar, parola che ha ricevuto labenedizione anche da Wikipedia, e, forse un po’ meno mainstream, i bakerstar, i maestridel pane, famosi in tutta Italia. Davide Longoni appartiene, insieme ad altri pochissimi eletticome Gabriele Bonci (più focalizzato sulla pizza al taglio però), a questa categoria: coloroche sono riusciti a rendere l’alimento più essenziale della cucina italiana, il pane, unpiccolo capolavoro della gastronomia che ha regalato loro fama e reputazione a livellonazionale. Il pane ha portato Longoni in una nuova dimensione sensoriale, fatta di sapori eprofumi, che merita la stessa complessità gustativa e olfattiva del vino, altro interesse delpanettiere brianzolo. Ed ecco che il pane, grazie ad impegno e talento, tra le mani diDavide Longoni, diventa un alimento articolato, con una storia da raccontare, capace diappassionare e collezionare estimatori, simbolo di convivialità e di uno stile di vitatipicamente italiano. Partendo da un alimento semplice e conosciuto veramente da tutti,questo artigiano è riuscito ad aprire otto negozi a Milano che, oltre a vendere il pane diogni forma, profumo e consistenza, sono posti accoglienti dove gustare la prima colazione,trascorrere la pausa pranzo, concludere la giornata lavorativa o inaugurare il weekend conun ottimo aperitivo, a base di pane, vino e tante proposte stuzzicanti da bere e divorare.

Iyo
Se pensate che una Stella Michelin possa bastare, vi sbagliate, perchél’eccellenza è sempre in continua evoluzione Dal 2007, il ristorante IYO porta a Milano la cucina giapponese ai massimi livelli: laricercatezza dei suoi piatti, la bellezza della location e il fatto che appartenga alla famigliaLiu, un nome e una garanzia quando si tratta di cucina asiatica d’elite (basti pensare cheoltre ad Iyo, il gruppo possiede anche lo stellato Iyo Aalto, Iyo Omakase, Gong OrientalAttitude, BA, il delivery e take away Aji e l’appena inaugurato Iyo Kaiseki). Eppure, di Iyo, ilpiù importante dettaglio è uno solo: è stato il primo ristorante giapponese in Italia a potervantare una stella Michelin, ottenuta nel 2015 ed ancora saldamente mantenuta. Impegno,ricerca e determinazione hanno fatto sì che la cucina dell’Executive Chef Katsumi Soga, incollaborazione con lo Chef di grande esperienza Simone Tricarico ed il pasticciere LucaDe Santi, portasse Iyo a raggiungere risultati sorprendenti, a guadagnarsi la meritata stellaMichelin e battere così, un piccolo grande record. IYO rappresenta un viaggiogastronomico in continua metamorfosi, dove il sushi più innovativo e la cucina giapponesecontemporanea si fondono in un’armonia perfetta. Il menù di IYO si è evoluto nel tempofino a diventare ciò che è ora: un’esperienza da condividere, un viaggio di scoperta dacompiere insieme, per assaporare l’armonia tra tutti gli elementi. Il gusto è il centro delmondo di questo locale, tra i più apprezzati e raffinati della città che, come tale, ha datogrande importanza anche alla sua immagine. Ogni dettaglio, dalle scelte stilistiche alservizio empatico e sartoriale, è concepito come parte integrante dell’esperienza di finedining. Il design e le soluzioni tecniche d’avanguardia tipiche del Made in Italy confermanoIYO come luogo elegante, sofisticato e soprattutto fiero esportatore della più raffinatagastronomia nipponica a Milano.

Aqvam Spa
E se la vostra pausa di puro relax fosse in Galleria Vittorio Emanuele II? Al civico 1 di Via Tommaso Grossi, una delle diramazioni della Galleria Vittorio EmanueleII, trovate l’ingresso dell’ hotel 5 stelle Park Hyatt e, al suo interno, la urban spa, AqvamSpa powerd by Beautick, il centro estetico più esclusivo di Milano. Un angolo dibenessere e pace situato proprio in uno dei monumenti più belli e presi d’assalto da turisti,amanti dello shopping di lusso e della cucina d’autore, della città. Aqvam Spa non si ècerto risparmiata per sedurre i suoi ospiti. Il luccichio del mosaico di foglie d’oro dellavasca idromassaggio è un invito irresistibile, anche se, a dire il vero, gli inviti a cui dire noè molto difficile, saranno molteplici: le docce polifunzionali, il bagno turco ad unatemperatura di circa 45°, tre sale trattamenti di cui due singole e una per coppia, dove gliospiti possono provare massaggi e trattamenti viso e corpo. Questi ultimi si avvalgono diprodotti di nicchia di alto lignaggio come Endothermic Skin Technology e creme edoli Onavì, tutti firmati dal brand Etik. Se per voi rilassarsi ed eliminare lo stress fa rima conwork out, Aqvam Spa dispone di una sala dotata delle attrezzature più all’avanguardia diTechnogym tra cui Unica, macchina polifunzionale che consente di effettuare più di 25esercizi. Un trattamento health&beauty 5 stelle che si rispetti però, è completo solo se si faun passaggio da quell’ hair stylist che da anni contribuisce alla bellezza da copertina distar del cinema e della moda internazionale, Beppe D’Elia. Tra i tanti meriti, D’Elia vantapure quello di essere il fondatore e direttore di Beautick che rende impeccabili i servizi diAqvam Spa. Al primo piano dell’hotel Park Hyatt troverete il suo Hair Jewellery Salon eduna volta usciti da lì, sì che avrete l’energia giusta per affrontare la dinamicità vorticosa delcentro milanese.

Scena
Il nuovo hotel protagonista del bel mondo milanese rivela una proposta food diprimo livello che porta una firma importante La assai chiacchierata novità del centro meneghino si chiama Casa Brera, del gruppoMarriott Bonvoy, e, come tutte le nuove strutture di hospitality milanesi di pregio, si è postal’obiettivo di non essere solo un indirizzo rivolto a chi viaggia per piacere o lavoro, maanche a chi nella città lombarda abita, e vuole viverla al meglio. L’hotel, realizzatodall’architetto Pietro Lingeri insieme al tocco magico dello Studio Urquiola, ridefinisce lacucina e l’intrattenimento milanese con un’innovativa combo di accostamenti culinari. Ilristorante Odachi propone autentici piatti della cucina giapponese mentre Etereo Bar &Restaurant incanta con piscina all’aperto e vista panoramica per un ambiente esclusivo siaa pranzo che a cena. La vera punta di diamante però, è il ristorante Scena, guidato dallochef stellato Michelin Andrea Berton, che è stato assoldato da Casa Brera anche persupervisionare il cocktail bar, con allettanti proposte food, Living, e il ristorante Etereo.Scena celebra l’arte italiana gastronomica con un tocco moderno e giocoso. Lo ChefFrancesco Bonato, insieme alla consulenza di Berton, porta in tavola una propostasemplice che, con l’esperienza e l’estro giusti, si trasforma in portate originali capaci didare grande soddisfazione ad ospiti molto esigenti. Il Vitello tonnato, il Minestrone –grande classico di Chef Berton, qui personalizzato da Bonato – , il Galletto come unaCaesar salad e l’Astice alla catalana: niente piroette ai fornelli ma sapori ben calibrati dachi il proprio lavoro lo sa fare, ed anche bene. Il ristorante Scena è massima qualità degliingredienti, una ben ponderata dose di creatività ed un impiattamento degno della nuovaMecca della più ambita gastronomia milanese da prenotare subito e con largo anticipo.