In dialetto siciliano LùBar significa il bar, qui a Milano invece è un caffè ristorante aperto da Lucrezia, Lucilla e Ludovico (la sillaba Lu vi dice niente?) Bonaccorsi, tre fratelli che hanno trasformato un chiosco mobile di street food, che forse avete visto anche in Stazione Centrale qualche anno fa, in uno dei locali must go più fotografati della città. Un tempo porticato di transito per le carrozze della settecentesca Villa Reale, oggi LùBar è un giardino d’inverno poetico e  disarmante all’interno del piccolo parco di questa magnifica residenza nobiliare che ospita le opere della Galleria d’Arte Moderna, aka GAM. Con i fasti dell’antica nobiltà i fratelli imprenditori hanno però un rapporto speciale perché sono tre dei cinque figli della stilista milanese Luisa Beccaria e del principe siciliano Lucio Bonaccorsi di Reburdone e forse anche per questo lo stile di LùBar è una lungimirante contaminazione tra atmosfere maestose di secoli passati e tocchi cosmopoliti. La Serra Settecentesca, dalle grandi vetrate tipiche dell’epoca da loro ideate e realizzate, ospita il ristorante al chiuso dove troverete tavoli di artigianto in ferro e zellige dipinti in toni chiari, ceramiche della mise en place personalizzate con dipinti arborei, piante esotiche ed il bancone del bar in vetro riciclato da bottiglie. Senza dimenticare l’imponente opera d’arte in marmo dello scultore danese neoclassicista Bertel Thorvaldsen che ricorda agli ospiti che si trovano non solo in un bellissimo ristorante ma anche accanto ad un importante museo. Il bello di LùBar risiede proprio qui, oltre ad una cucina siciliana/milanese di primo livello, una proposta in menù che compiace il palato dalle 8 del mattino a tarda sera ed uno charme fiabesco, ci troviamo in una location che profuma di storia ed arte in ogni angolo, la sua serra in cortile ed il suo giardino estivo inclusi.